Gregory Thine
 
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Photographic Works
 
 
 

 

OPERE IN PAROLE
<English Version>
 

Honorable Mention Inevitabile, forse, rinvenire come punto di partenza, il senso di "straniamento intellettivo" tipico del nostro tempo, ma altrettanto evidente come vi si contrappongano, pur con il senso di incertezza e rischio, dei valori umani fondamentali, o meglio, da esseri viventi. Il tutto ormai per pura necessità pratica, utilitarista: i vincoli affettivi, la compassione o la religione come barlume di dubbio e sentimento innato dell'uomo anche più ateo e laico. Gli spunti di riflessione sono spesso il regno animale di cui si vuole dare a vedere facciamo anche fin troppo parte; l'iconografia religiosa (privilegiando quella più primitiva); i musicisti nel loro ruolo di tramiti o parafulmini delle nostre sofferenze.
Seguendo il solco tracciato da coloro che mi hanno maggiormente ispirato a livello visivo (pittori quanto fotografi, quanto cineasti), cerco di procedere per istinto infondendo umanità antica, senza tralasciare il bagaglio contemporaneo. La mia volontà per questo nostro tempo è sopratutto di superare, in parte, alcune delle preoccupazioni che lo caratterizzano maggiormente: quanto la modalità di commento dall'osservatorio privilegiato e scientifico di neuroni, atomi e bit, quanto il rifugio ludico o estetico.
In verità, e sarà evidente, anche la mia ricerca è spesso puramente formale, senza ulteriore pretesa, e in questi casi non posso che appellarmi alla giuria perché si consideri il mio tragitto nella sua interezza e sopratutto il mio tentativo di NON sviluppare uno stile unitario, seppur inevitabile che emergano affinità. Sottolineo, in particolare, la devozione e cura che anima anche quelle indagini. L'ossessione con il mosso è forse un esempio che mi può soccorrere qui. Di certo non ha nulla di nuovo come tecnica in sé, sia quando impiegato con fini comunicativi più pregni (ad esempio un evidente fluire di tempo inarrestabile e travolgente), sia come semplice effetto, ma quando si mira a un un risultato estremo, specifico e voluto (chi di noi non vi ha giocato a livello casuale?), il lavoro richiesto in ripresa quanto in elaborazione, è a dir poco certosino, cosa che rientra, appunto, nel "programma" di rispetto del fruitore.
Elegia dell'Eden
In contrapposizione a un gusto contemporaneo teso a rivoluzioni formali per forza dirompenti o una comunicatività sempre più laterale e di sottigliezza concettuale, sono fieramente conscio che una modalità espressiva diretta, a tratti lirica, potrà risultare tradizionalista. Ad una lettura più attenta, si vedrà, e sin dai titoli (qui chiave imprescindibile), una programmatica precisa, intrisa sia di linguaggi recenti quanto passati, ma volta a recuperare consciamente il senso più istintivo del mezzo con un accento sui contenuti narrativi o di catarsi, e con una ricerca incentrata sulla naturalezza del percorso più che la "trovata" di innovazione fine a se stessa. Vero è che come fruitori moderni, siamo spesso ansiosi di arrivare al punto o di vedere il riflesso della nostra complessità, o ancora, a volte abbiamo preso il treno in corsa e non alla stazione, ma ritengo (e fortunatamante non sono solo) che siamo più che mai bisognosi di assaporare contenuti di pregnanza umana che vadano oltre quella visione relativista distaccata o disfattista, oltre quell'egocentrismo, oltre la trovata di sottigliezza e il nuovo a ogni costo: lamentati tasselli di un'assordante autoreferenzialità del discorso contemporaneo.

 







Manouche

Manouche
Stampa a pigmenti su carta Innova Smooth Cotton
70X50cm (45x29cm)
2006

 










Elegia dell'Eden

Elegia dell'Eden
Stampa a pigmenti su carta Hahnemuhle Rag
70X50cm (45x25cm)
1999

 








Deus Ex Machina

Deus Ex Machina
Stampa a pigmenti su carta Schoeller Glacier
70X50cm (45x30cm)
2008

 
 
 
Retaggio - Stato I,II,III (Trittico)
 
Retaggio - Stato I,II,III (Trittico)
 

"...dei personaggi attorno a un tavolo familiare con il vecchio capostipite che cerca di alzarsi, poggiandosi sul bastone. Il senso é di tragedia rituale in mezzo a un flusso travolgente..."

"...Le maglie che ci legano l'un l'altro, e il loro alto costo, rimangono immutate nel tempo. Si cerca, oggi più che mai, di mettersi al riparo con illusori scudi temporanei ma, in verità , non c'è nulla che riesca ad andare oltre o infrangere i concetti e scenari antichi della nostra percezione..."

"...Vi è inoltre la possibilità di sviluppare un tema secondario, o forse dovrei chiamarlo un metodo, similmente di forte interesse per me, ovvero quello del movimento o flusso che rappresenta un modo per afferrare una sorta di verità : in certi momenti si può sperare di intravvedere non solo un moto della memoria o un senso di consapevolezza immediata ma anche un qualcosa dell'inevitabile muro di mattoni finale e, con un colpo di fortuna, una ignota coscienza di questo..."
(Soundings Brochure)

 
 
 







Retaggio - Stato II

Retaggio - Stato II
Stampa a pigmenti su carta Hahnemuhle Rag
70X50cm (42x28cm)
2006

 
 
 
Petrella - Maschera Interna I
 
Petrella Maschera Interna I - Particolare

...I musicisti sono da me percepiti come figure sostanzialmente tragiche, nel senso che i suoni che escono dai loro strumenti o dalle loro bocche somiglino ad un tentativo di auto-esorcismo, di liberarsi da una ignota sofferenza. La partecipazione di chi ascolta è non di meno una forma di commiserazione o un'altra possibile modalità di catarsi. Questo è forse un tentativo di spiegare un'attrazione di sempre al soggetto, e il motivo per cui solitamente finisco per catturare e ritrarre il momento in cui il musicista in scena ricorda un animale che sta per essere sacrificato o un condannato che intona una cacofonica melodia cui è appesa la sua sentenza, piuttosto che il sommo sacerdote durante una funzione sacra di antica memoria...
  Petrella - Maschera Interna I
 
 




Landscape I

Paesaggio I
Stampa a pigmenti su carta Innova Ultra Smooth Matte
50X70cm (30x31cm)
2006

 








 Trinità : Mistero del Martirio

Trinità : Mistero del Martirio
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x30cm)
2006

 







L'Epoca Richiedeva un'Immagine della sua Smorfia Accelerata I

L'Epoca Richiedeva un'Immagine della sua Smorfia Accelerata II
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x29cm)
2007

 







L'Epoca Richiedeva un'Immagine della sua Smorfia Accelerata I

L'Epoca Richiedeva un'Immagine della sua Smorfia Accelerata I
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x29cm)
2007

 







Millenium I

Nuovo Millenio I
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x29cm)
2009

 








Epifania

Epifania
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x30cm)
1992
-2012

 
 

Ragazzo e Ragazza (Particolare)L'impulso per queste nuove trasfigurazioni, nuovi espressionismi, nuovi romanticismi, è del tutto istintivo, eppure trova corrispondenze programmatiche nell'idea, non certo nuova (ed oggetto di un mormorio crescente), che la sottile negazione del trascendente, ma pure di valori o realtà condivisi, è alla base di un impoverimento pratico della vita moderna, e di conseguenza dei contenuti dell'arte. Il tutto sarebbe il risultato inevitabile di una cultura il cui rumore di fondo è permeato in modo impercettibile e insidioso da una serie di nozioni-pillola, che potrebbero pure avere una certa valenza se accompagnati da una discussione più compiuta che ne esaminasse anche la validità pratica, ma ci giungono invece sgraziatamente staccate dal loro ambito accademico originale: l'individualismo relativista, il darwinismo, il meccanicismo facile e dilettantesco insiti nella civiltà del consumo, la nozione che ogni azione altruista è in realtà egoismo e così via. Tutti concetti che, in tale formato almeno, sono derubricabili da pensatori più navigati come la stolta intelligenza di esseri diventati troppo complessi per il proprio bene. Chi, a parte gli addetti ai lavori, avrebbe modo oggi di chiedersi perché, ad esempio,trinità: Mistero del Martirio un luminare come Wittgenstein, (che comprendeva sopratutto i limiti del sapere) avesse, nella praticità della vita vissuta, un forte rispetto e attrazione verso l'ambito religioso, nonostante sconfinasse da qualsiasi valido sistema epistemologico?

Formalmente, il digitale è qui un veicolo per colmare lo spazio tra fotografia e pittura, almeno per quanto concerne l'effetto puramente visivo, traendo liberamente dai mezzi e dalle conquiste di entrambe le discipline. Le indagini ambiscono, come si diceva, a un'innovazione priva di forzature con una tavolozza di strumenti sia moderni che antichi ma sopratutto a loro agio con le possibilità infinite del mezzo digitale. Sarà' evidente anche come si prediligano alcuni metodi espressivi ma senza alcuna cura apparente di elaborare uno stile preciso e riconoscibile che a momenti emerge e in altri si sgretola. Le stampe sono eseguite con molta cura dall'autore stesso su materiali fotografici e cartacei pregiati.
(Adattato dal catalogo Soundings)

 
 








Ragazzo e Ragazza

Ragazzo e Ragazza (Cuore di Tenebra)
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x30cm)
2007

 









Veduta

Veduta
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (40x26cm)
2006

 



Come Ofelia

Come Ofelia
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
50X70cm (25x40cm)
2006

 



Autoritratto I

Autoritratto I
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
50X70cm (28x45cm)
2007

 



Vertebrato

Vertebrato
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
50X70cm (25x30cm)
2006

 







Salis

Salis
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x30cm)
2007

 








In Fuga

In Fuga
Stampa a pigmenti su carta Harman baritata
70X50cm (45x30cm)
2007

 
 
CENNI BIOGRAFICI
 

Gregory Thine L'opera di Gregory Thine (in precedenza noto con il nomignolo web di Rebus), è oggetto di una crescente attenzione. Riconoscimenti includono una Menzione Speciale della Giuria alle International Photography Awards 2009 (Los Angeles), tre l'anno seguente (IPA 2010), una ulteriore nel 2011 (IPA 2011), oltre a sei Selezioni Ufficliali alla Prix de Paris de la Photographie 2011. Ha riscosso un discreto interesse la mostra personale Soundings (2008). I primi studi formali e lavori in ambito fotografico risalgono ancora al 1988, prevalentemente di ripresa, sviluppo e stampa in bianco e nero 35mm (Leica M2 - Durst M605) ma anche nel sistema cibachrome. Risale al 2001 l'inizio di una guardinga transizione verso il digitale, adottando inizialmente l'approccio ibrido con la scansione a tamburo di diapositive e negativi, per abbracciarlo del tutto solamente nel 2006.

CONTATTI
 

email: gregory.thine (((a))) rebusart.net

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